L'Abitacolo

Il grillino Sorial a Bechis: "Boldrini e Napolitano? Siamo in una dittatura"

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Andrea Tempestini

“Molte volte noi usiamo la parola dittatura. Ed è così: anche il Parlamento sta trasformandosi in una dittatura, dove non si ascolta nessuno e si procede perché è dovuto, perché è avvallato dal presidente della Repubblica, o perché ci sono interessi forti che possono garantire poi le poltrone. Interessi che hanno permesso la girandola dei presidenti del Consiglio, anche l'ultimo che faceva il sindaco. Certo, stessimo a Giorgio Napolitano e Laura Boldrini, saremmo una dittatura”. Lo dice - partecipando alla web trasmissione L'Abitacolo - Giorgio Sorial (M5s), vicepresidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati. Secondo Sorial l'unico argine è rappresentato proprio dal gruppo dei parlamentari a 5 stelle “abbiamo una media di età molto bassa, poco superiore ai 30 anni. Riusciamo a portare allo sfinimento gli altri, e così siamo anche riusciti ad ottenere cose importanti”. Sorial ritorna sulle frasi dette in passato nei confronti di Napolitano, che gli costarono più di una censura, dicendo che erano “allegoriche e metaforiche”. Secondo Sorial le alte cariche dello Stato dovrebbero essere rappresentate da persone impeccabili, su cui non ci siano ombre e dubbi. Invece negli ultimi anni quelle cariche sono sempre state occupate da persone su cui invece pesavano fortissimi dubbi. E' il caso del presidente della Repubblica, Napolitano. E' il caso anche del presidente della Camera, Boldrini”. Sorial infine parla anche del Def e della promessa degli 80 euro in busta paga fatta da Matteo Renzi: “E' truffaldina. E ha scatenato una sorta di penosa guerra fra i poveri, escludendo pensionati e lavoratori autonomi da ogni misura...”.