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Franco Tatò: "Roma funziona se paghi le mazzette"

“Vedere Roma che va in tilt ogni volta che piove mi faceva voglia di twittare che questa è la vendetta di Alfredo Romeo. Lui pagava mazzette per avere gli appalti, ma poi puliva i tombini e Roma non annegava. Ora non so chi c'è, né se paga mazzette. Però non pulisce i tombini e Roma affoga”. Lo sostiene Franco Tatò, uno dei più importanti manager italiani (ha guidato Olivetti, Fininvest, Mondadori, Enel e da ultimo la Treccani), partecipando a Spalle al muro, la trasmissione della web tv di Libero. Nell'intervista Tatò racconta la sua cacciata “poco elegante” dalla Treccani per fare posto a Giuliano Amato, e ripercorre gli ultimi 15 anni. Tatò rivela pure che Romano Prodi avrebbe voluto rinviare l'ingresso dell'Italia nell'euro, provò ad accordarsi con la Spagna ma non ci riuscì anche “se sarebbe stato giusto”. Tatò poi parla dei politici italiani, e sospende il giudizio su Matteo Renzi: “aspetto i fatti”. Il manager critica anche l'eccesso di spending review di questi anni: “posso dire che di tagli si muore”. Infine dà le pagelle a manager e imprenditori italiani. Promuovendo Leonardo Del Vecchio, Diego Della Valle e Sergio Marchionne (“che invidio”) e bocciando sonoramente Carlo De Benedetti: “Lui un grande? A giudicare dai numeri, no. Cosa ha costruito? Mi è chiaro invece cosa ha distrutto, a iniziare da Olivetti...”. di Franco Bechis @FrancoBechis

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