Rosi Mauro si incatena in Senato:ritorna tra fischi, applausi e lacrime
Rosi Mauro proprio non riesce a staccarsi dalla poltrona. Nonostante le richieste di dimissioni bipartisan, la vicepresidente del Senato resta al suo posto. "Resto qui, il regolamento me lo consente", ha detto al suo ritorno a Palazzo Madama. Un ritorno dopo lo scandalo che ha travolto lei e il suo ormai ex partito. L'accoglienza è stata traumatica. Fischi dai banchi dell'Idv, qualcuno grida "Dimissioni", poi parte un applauso non troppo convinto dell'Aula. Lei, molto nervosa, si è lasciata sfuggire qualche lacrima, poi ha ripreso il controllo e ha chiesto se qualche collega volesse intervenire. Protesta Idv - Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo Idv, Felice Belisario, che ha chiesto le sue dimissioni, sottolineando che "il suo accordicchio con il presidente del Senato non ci piace e riteniamo la sua una autentica provocazione". L' accordicchio sarebbe la decisione della senatrice di rimettere nelle mani del presidente Schifani la carica di vicepresidente vicario che ora sarà assegnata ad uno degli altri tre vicepresidenti. "Lei rappresenta in tutto e per tutto la casta abbarbicata alla poltrona e ai benefit vari. Lei ha perso ogni autorevolezza. È vero non è sfiduciabile ma mettere in difficoltà questa Aula rende deplorevole la sua ostinazione. Lo avevamo detto al presidente Schifani e lo facciamo in Aula, ogni volta che presiederà l'emiciclo il gruppo dell'Idv metterà in atto gesti simbolici di protesta". Schifani la molla - Incollata alla poltrona e non sfiduciabile. Rosi Mauro è in bilico tra la carica istituzionale che non vuole abbandonare e gli scandali che l'hanno travolta. Oggi ha presieduto l'Aula del Senato, ma poi lascerà il suo incarico di "vicario". Lo ha annunciato il presidente di Palazzo Madama Renato Schifani. "La Mauro non si è macchiata di inadeguatezze nel suo ruolo per cui non è sfiduciabile. Però ha rimesso il suo incarico di vicepresidente vicario", ha dichiarato l'esponente del Pdl durante la registrazione di Porta a Porta. "Eseguirà il suo turno di presidenza, poi nominerò un nuovo vicario". Cacciata dal partito - Rosi Mauro e Francesco Belsito nei giorni scorsi erano stati cacciati dalla Lega Nord con un verdetto all'unanimità del consiglio federale. La Mauro sarebbe stata espulsa per non aver obbedito all'ordine di Umberto Bossi di dimettersi da vicepresidente del Senato. Lei, da parte sua, ha respinto tutte le accuse che l'hanno travolta provocando la sua espulsione dalla Lega, compresa l'accusa di essere stata uno dei mandanti per l'acquisto di lingotti e diamanti.