Il neomelodico che celebrava la camorra finisce in manette
Lui, Tony Marciano, è uno dei tanti cantanti neomelodici napoletani che flirtano pericolosamente con la camorra. O almeno ne cantano le "imprese", ne lodano i boss, ne celebrano "l'etica". In una delle sue ultime canzoni, Nun ciamm arrennere, invita esplicitamente i latitanti a non mollare, "a mantenere la dignità" contro le accuse dei pentiti, gli "infami" che "hanno perso l'omertà" e "hanno fatto cadere un impero". Bene, ora Marciano si trova gomito a gomito con quei camorristi che difendeva a parole, visto che i carabinieri di Torre Annunziata hanno arrestato anche lui insieme ad altre 21 persone in una operazione per traffico di droga contro il clan Gionta. Le indagini hanno accertato che gli indagati erano dediti al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, hashish, marijuana e amn dall'Olanda. L'accusa, per Marciano, è di traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso. Sprezzante il commento: "Mai viste tante telecamere nemmeno quanto canto...".