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Avvocato usa si uccide in aula di tribunale

Michael Marin, un (ex) facoltoso avvocato di Phoenix, Arizona, si è ucciso avvelenandosi in un tribunale della città, subito dopo la pronuncia da parte della corte della sentenza di condanna nei suoi confronti per incendio doloso. Laureato a Yale, scalatore dell'Everest, scrittore di libri e pilota di aerei, Marin aveva visto negli ultimi anni un improvvisa inversione di rotta. La polizia ha verificato che il suo conto in banca era passato nel giro di un anno da 900.000 dollari a 50. L'uomo era proproetario di una costosa villa in un sobborgo residenziale di Phoenix, per la quale pagava un mutuo di 17mila dollari al mese, con una maxi-rata finale di 2,3 milioni di dollari. Per questo, aveva organizzato l'incendio dell'abitazione, raccontando poi agli inquirenti di essersi salvato per miracolo, gettandosi da una finestra con muta e maschera da sub per proteggersi dal fumo. I vigili del fuoco, però, avevano trovato tracce di ben quattro diversi inneschi e Marin era stato arrestato e rinviato a giudizio. Qualche giorno fa il verdetto che lo condannava a 15 anni di reclusione. Ascoltato il quale, Marin ha di nascosto inghiottito qualcosa per sentirsi male alcuni minuti più tardi. All'ospedale è arrivato morto.

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