Russo: "Legge mancia, vergogna senza fine"
"Da che è nata la Repubblica, il Parlamento ha a che fare con la 'legge mancia', con cui i parlamentari pagano i debiti a chi porta loro voti, aiutandoli ad entrare in Parlamento", spiega Paolo Emilio Russo, caporedattore di Libero. La legge, negli anni, è divenuta un motivo di imbarazzo per le forze politiche, "tanto che provavano a nasconderla, 'affogandola' in finanziarie e documenti lunghissimi". Così nel 2008 Giulio Tremonti le ha cambiato nome e impostazione: ora si chiama " Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio". Ma il giudizio che la Corte dei Conti ha espresso sul provvedimento è tranchant: hanno cambiato il nome per non cambiare nulla. Nel dettaglio, la 'legge mancia', smista un tesoretto pari a 265 milioni di euro. E per i giudici contabili si tratta di un meccanismo che viola la legge. Il punto è che sono stati concessi fondi anche a dei privati. "Nell'elenco dei beneficiari - conclude Russo -, oltre 100 pagine, ci sono opere che servono, ma anche cose inaccettabili, come i finanziamenti all'Aeroclub della Costa Smeralda. Vi invitiamo a cercare, a sfogliare le cento pagine. Troverete molte cose che vi faranno arrabbiare". Tutti gli sprechi della "legge mancia" Leggi l'elenco dei beneficiari