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Immigrazione, Defend Europe: "Così abbiamo fermato Ong, scafisti e traffico di migranti"

Hanno fermato gli scafisti, l'immigrazione clandestina e le Ong, e sono appena 8 ragazzi. Per questo li hanno definiti "pirati" o "fascisti" ma oggi l'equipaggio di Defend Europe può dirsi vincitore. A bordo della loro C -Star hanno svelato i lati oscuri e, forse, gli affari delle Organizzazioni non governative attive nel salvataggio dei migranti, e  i movimenti sospetti delle loro navi, dalla Juventa alla Golfo azzurro. "La verità emersa? - spiega al Tempo Lorenzo Fiato, uno dei ragazzi "identitari" - Interi governi e organizzazioni sono stati messi in imbarazzo dalla nostra attività, poiché un gruppo di giovani si è dovuto recare nella Sar Zone (la zona di ricerca e soccorso in acque internazionali, ndr) per svolgere un lavoro che avrebbero dovuto fare i nostri rappresentanti politici". A sostegno della loro attività sono arrivate anche le indagini del pm Zuccaro, che ha scalfito l'immagine delle Ong, fino a quel momento immuni da critiche o dubbi. "Oggi molte cose sono cambiate, e una chiusura della rotta Mediterranea, se si continua a mettere in discussione il ruolo delle Ong e i danni che l'immigrazione massiva fa in Italia e in Europa, non è più utopia".  Tutto ruota intorno al ruolo delle Ong: salvatori dei migranti in un contesto di emergenza umanitaria epocale, semplici taxi del mare od organizzazioni in affari con gli scafisti? "Abbiamo sentito come nostro dovere agire laddove altri europei violano leggi di altri paesi, facendosi beffe di loro, destabilizzandoli e danneggiandoli nel peggiore dei modi", taglia corto Fiato, che difende il pressing di Defend Europe sulle altre navi definendolo una "guerrilla non violenta", di vigilanza e segnalazione alle autorità. "L'obiettivo della nostra missione non è mai stato quello di impedire operazioni di soccorso. Noi volevamo dimostrare che vi è differenza tra il salvataggio e il traffico di esseri umani. Se ci fossimo dovuti confrontare con uno scenario d'emergenza avremmo sicuramente fornito un primo soccorso alle barche di migranti in difficoltà: ovviamente non li avremmo mai portati in Europa". Esemplare l'incontro con la Golfo Azzurro: "Il loro Ail (il sistema di identificazione, ndr) risultava spento per cui abbiamo dovuto avvicinarci per identificarla: si trattava della Golfo Azzurro, con la bandiera di Open Arms, una delle Ong più criticate. Li abbiamo informati dell'alone di illegalità attorno alle loro operazioni e di non entrare nelle acque libiche, altrimenti avremmo allertato le autorità competenti". Qualcuno ha paragonato la loro attività alle "ronde", di fascista memoria. Fiato rovescia l'immagine: "Sono un atto di resistenza come mai prima contro l'immigrazione di massa".

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