Sinistro

Vauro, letterina ai naziskin di Como: "Bimbetti, non vi odio perché mi fate pena"

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Giulio Bucchi

"Bimbetti che giocano a fare la guerra". All'indomani del blitz dei naziskin veneti nel centro sociale di Como, Vauro Senesi abbandona la matita e prende la penna. Il suo commento, sul Fatto quotidiano, è violentissimo. "Non vi odio, e un po' me ne dispiaccio. Non vi odio perché mi fate pena. E la pena è peggiore dell'indifferenza e perfino dell'odio". Il vignettista preferito da Michele Santoro, noto per le sue simpatie ultra-sinistra, considera gli esponenti di Veneto fronte skinheads diventati famosi per il loro blitz anti-immigrati in terra lombarda come "ragazzi ai quali è stato tolto il diritto di sognare, e cercano il sogno nell'incubo". Nessuna giustificazione, sia chiaro: "Le vostre azioni, i vostri simboli, le vostre parole non meritano altro che vergogna e ribrezzo". Poi via al pippotto sociologico: "Siete figli nostri. Figli del nostro opportunismo, delle nostre disillusioni, del nostro egoismo, del nostro disinteresse e dei nostri interessi, dei nostri silenzi e delle nostre idee svuotate di umanità". Nel dubbio, meglio randellarli a dovere.