Lo scontro

Salone del libro, l'editore di Altaforte sfida la censura dello stand: "Alle 10 sarò lì ad aprirlo"

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Gino Coala

L'editore Francesco Polacchi tira dritto dopo l'esclusione dal Salone del libro di Torino annunciata ieri in tarda serata. Il fondatore di Altaforte, vicino a Casapound, ha annunciato su Facebook che alle 10 si presenterà puntualmente ad aprire lo stand che aveva regolarmente affittato: Alle 10 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che la logica di Altaforte non si piega al pensiero unico". Leggi anche: Chiamparino e Appendino contro Altaforte: "Strappate il contratto" / Video Polacchi lancia anche un appello a tutti quelli che lo vogliono sostenere: "Se avete a cuore la libertà d'espressione, vi aspetto. I libri non devono conoscere censura". Solo due giorni fa, l'organizzazione del Salone aveva deciso di spostare lo standi Altaforte in un "luogo più sicuro", mettendolo vicino a quello del ministero della Difesa. Ma la battaglia perché la casa editrice considerata vicina a Casapound non partecipasse al Salone era andata avanti da parte della Regione Piemonte e del Comune di Torino, che hanno denunciato Polacchi per "apologia del fascismo". Da giorni è partita poi la sfilata di scrittori e intellettuali di sinistra che hanno deciso di boicottare l'edizione 2019 del Salone del Libro, non sopportando la presenza di Altaforte.