Terzo mondo

Paola Natali: "In Italia più di 3 milioni di lavoratori sottopagati. Ma i politici..."

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Giulio Bucchi

“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”. Questo diritto è sancito o almeno dovrebbe esserlo dall’articolo 36 della nostra costituzione. Peccato che nel nostro paese le cose non stiano esattamente così. Anzi, in Italia si stima che ci siano 3,2 milioni di lavoratori sono sottopagati che percepiscono una remunerazione inferiore del 50% rispetto al proprio lavoro. Il lavoro sottopagato comporta un mancato gettito Irpef di 37,6 miliardi, che non vengono versati da imprese e lavoratori. E comporta anche un’evasione dell’Iva per 35,3 miliardi secondo i dati dell’alleanza delle cooperative. Ma il Ministro per lo sviluppo economico Di Maio, dopo il reddito di cittadinanza, ha promesso che entro l’estate sarà legge anche il salario minimo. Pare infatti che governo e parti sociali siano vicinissimi ad un’intesa sulla cifra di 9 euro lordi. Ma come funziona in Europa il salario minimo ? Iniziamo col dire che nell’Unione europea, 22 Paesi su 28 hanno il salario minimo legale. Se in Bulgaria è di soli 235 euro, in Spagna la cifra sale a 825 euro mentre in Francia è di 1480 euro e nel piccolo Lussemburgo addirittura di 2000 euro. Gli unici paesi dove il salario minimo non esiste sono Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia, Svezia e proprio l’Italia In Italia l’assenza di un salario minimo legale è dovuta al fatto che l’84% dei contratti è gestito dalla contrattazione sindacale, che ha fissato i livelli di retribuzione attraverso i Contratti collettivi nazionali di lavoro. Pensate che in Italia ci sono 864 contratti collettivi nazionali. Solo nel commercio sono ben 214 e si stima che l’84% dei lavoratori siano tutelati da un contratto collettivo. Eppure in Italia oltre 3 milioni di lavoratori sono sottopagati. Chi non è sottopagato sono ovviamente i nostri politici che non hanno di questi problemi. Anzi, in questa legislatura i deputati tra indennità, diaria e rimborsi si portano a casa 13 mila e 900 euro. Poco meno, si fa per dire, dei colleghi senatori che arrivano fino a 14mila e 600 euro. Evidentemente, il taglio dei costi della politica tanto sbandierato da più parti nei mesi e negli anni scorsi non era poi così urgente... E voi, che cosa ne pensate? Fateci sapere la vostra opinione commentando il post sulla pagina Facebook: i vostri commenti verranno letti a Notizie Oggi, il programma di Paola Natali su Canale Italia, in onda tutti i giorni dalle 6 alle 9 (canale 83 del digitale terrestre, 913 della piattaforma Sky). L'appuntamento è per domani, sabato mattina, con Paola e i vostri commenti.