Il No Tav all'agente: "Pecorella"
Il video pubblicato dal Corriere.it martedì pomeriggio in cui un manifestante No Tav insulta un carabiniere sull'A32 Torino-Bardonecchia sta facendo discutere il web, le televisioni, le radio (guardane un estratto trasmesso da Ballarò). Nel filmato un manifestante continua a bersagliare di insulti l'agente, definito più volte una "pecorella". Il carabiniere viene poi sfottuto per lo stipendio troppo basso. E ancora, il No Tav gli chiede se quando bacia la sua fidanzata tiene indossa la mascherina, "così non le attacchi le malattie". Il balordo continua a provocarlo, guardandolo dritto negli occhi, compiacendosi della presenza delle telecamere. Il No Tav, che si sente protetto da una sorta di impunità, arriva anche a svelare il suo nome. Il tutto sotto gli occhi attenti e rabbiosi del carabinieri, che però non dice nulla, non può dire nulla, non può e non deve alzare un dito, altrimenti passerebbe dalla parte del torto, verrebbe etichettato come la causa delle violenze, anche se quella che ha dovuto subire è una violenza verbale inaccettabile. Secondo voi chi è la vera vittima, il carabiniere o il manifestante? Vota il nostro sondaggio.