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I terremotati lanciano i gavettoni a Sgarbi

Le proteste di Vittorio Sbagrbi sono risultate inutili, perché a sorpresa e con un anticipo di quasi un'ora (senza peraltro lo squillo delle tre sirene d'avvertimento) il municipio di Sant'Agostino viene abbattuto. Il critico d'arte, in collegamento con Tg Com 24, non riesce a parlare e viene ricoperto di insulti, in diretta tv, dagli abitanti della cittadina emiliana al grido di "buffone, buffone". Un signore si avvicina e gli grida con accento vivissimo: "Non l'accetto, lei non mi dà del talebano! Venga lei a vivere qua, per due mesi Sant'Agostino è morta, i negozianti hanno tenuto chiuso. Bisognava abbatterlo, era pericolante!". Sgarbi reagisce e la parola d'ordine è "talebani" e ad un certo punto piove sulle teste dei collegati una bella spruzzata d'acqua piovuta dalle bottigliette di qualche contestatore. E anche Sgarbi deve abbassare il ciuffo.

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