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Pensioni a rischio, al governo sta per tornare Marianna Madia

Correva l’anno 2014 e il Paese era in piena campagna rottamatrice. Era arrivato Matteo Renzi e tutto quello che sapeva di vecchio e stantio andava immediatamente riposto nel dimenticatoio. Nasce da questi presupposti la riforma della Pubblica Amministrazione targata Marianna Madia, l’ex enfant prodige del Pd che ad appena 33 anni si era trovata a guidare uno dei ministeri più complicati, quello degli statali appunto. La rivoluzione prevedeva il divieto di affidare ai pensionati incarichi dirigenziali o di consulenza se non a titolo gratuito. Uno spot dal sapore anti-Casta che però nella pratica escludeva fior fior di ex manager e dirigenti che grazie all’esperienza accumulata negli anni avrebbero potuto dare una mano a far funzionare la scalcagnata macchina pubblica del Paese. E invece no. Quella norma poi è stata ampiamente violata per non lasciare a casa i soliti boiardi di Stato, ma la sua ratio rottamatrice è rimasta viva negli anni. Sette anni dopo ci risiamo. Il Pd propone la Madia per una poltrona per certi versi ancora più importante: sottosegretario al ministero dell'Economia. I pensionati inizino a tremare. 

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