Dall'ortopedico

La scoliosi dell'aduto si può curare con la chirurgia percutanea

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Il dottor Vito Lavagna, chirurgo vertebrale ortopedico, ci parla oggi della scoliosi dell’adulto. Circa il 6% della popolazione dopo i 50 anni presenta una deformità sul piano frontale che viene chiamata appunto “scoliosi”. Tale patologia si configura nel momento in cui la rotazione dei corpi vertebrali è presente e la deformità sul piano frontale è maggiore di 10 gradi. Questo può provocare patologie che danno dolore e formicolio agli arti inferiori oltre a ridurre di molto la performance deambulatoria: i pazienti fanno fatica a camminare e avvertono un fastidio tipico dell’addormentamento alle gambe. Le tecniche che sono state sviluppate negli ultimi anni sono spettacolari, adesso abbiamo addirittura la possibilità di navigare e quindi di sfruttare un Gps chirurgico per controllare la direzione delle viti e sfruttiamo delle terapie e delle tecniche chirurgiche mini invasive come la chirurgia percutanea. Questa chirurgia permette l’inserimento dell’impianto di viti e barre, attraverso una tecnica  che risparmia il muscolo, che portano a una correzione della deformità.