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Vittorio Feltri boccia il Dpcm: "Mario Draghi come Conte. Basta chiusure e comprino i vaccini, o la miseria dilagherà"

Il direttore di Libero Vittorio Feltri parla delle nuove chiusure: “Le chiusure indiscriminate ordinate dal governo stanno facendo inviperire tutte gli italiani. Cambiano gli esecutivi ma non cambiano i metodi di gestione della pandemia. Anziché fare vaccini a larga scala, continuano a chiudere, non si può andare da nessuna parte, non si può fare niente. La zona arancione è solo un altro nome per la zona rossa, si blocca l'economia, il lavoro, si sta procurando un danno enorme al nostro Paese. Mi domando per quale motivo ancora oggi non siamo in grado di procurarci vaccini, che sono l'unico antidoto contro questo virus. Se la ricerca scientifica viene finanziata dallo Stato per quale ragione poi il governo non pretende di essere ricompensato con la produzione delle case farmaceutiche? Ma che razza di contratti sono stati fatti? Mario Draghi, salutato come il salvatore della patria, va avanti con gli stessi criteri che hanno portato Giuseppe Conte alle forzate dimissioni. Non possiamo andare avanti così, non possiamo umiliare le persone, abbiamo anche soppresso il diritto al lavoro, sancito dalla Costituzione. Se non ci affrettiamo a riprendere le attività, la miseria diventerà endemica e l'unico modo per ricominciare a lavorare è vaccinare tutti: ma 'sti cavolo di vaccini non siete capaci di andare a comprarli con i soldi in tasca? ”.

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