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Vittorio Feltri dà la linea a Mario Draghi: "Comprate i vaccini sul libero mercato e non rompeteci con le chiusure"

Il direttore Vittorio Feltri fa il punto sulle novità di giornata, le prossime chiusure e la continua corsa al vaccino che purtroppo vede l'Italia sempre in ritardo. "Il governo sta elaborando e tra poco sapremo anche in che modo un piano per chiudere tutto di nuovo e segregare i cittadini di tutto il Paese. Potrebbe essere anche una buona cosa se desse dei buoni risultati, ma purtroppo non è così, perché in tutti i Paesi dove non è stata adottata la tecnica della paralisi urbana, i contagi e i morti non sono superiori. Questo dovrebbe farci riflettere, ma il nostro governo evidentemente è intimorito e ha paura e non trova una soluzione migliore alla chiusura totale. Insomma, noi non potremo andare non solo al bar e al ristorante, ma anche nei negozi che saranno irrimediabilmente chiusi, pertanto la nostra vita sarà priva di ogni sbocco, saremo come dei detenuti. 

Il vero problema però è un altro. Da noi si continua ad avere a che fare con il virus perché il sistema delle vaccinazioni non funziona. Cosa manca? Non siamo capaci, il nostro problema è che il nostro governo non si decide ad andare sul libero mercato e fare degli acquisti con i soldi in tasca. Con i soldi in tasca compri tutto, anche i vaccini. E invece noi siamo legati alla burocrazia, siamo legati all'Europa che ci impedisce ogni tipo di libertà di acquisto e questo purtroppo ci mette in una situazione imbarazzante. Noi abbiamo avuto il governo Conte che ha continuato a chiudere e questo governo Draghi nel quale noi confidavamo molto, che ci dava la speranza che cambiasse qualche cosa, ma in realtà non ha cambiato nulla. Si continua con la reclusione e con la mortificazione di tutti e i vaccini non si fanno o si fanno in una quantità del tutto insufficiente. Quindi non possiamo che rinnovare questo appello: sentite cari amici del governo, datevi una mossa, cercate di andare a comprare i vaccini dove ci cono, e ce ne sono parecchi, e non rompeteci più l'anima con le chiusure.          

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