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Paola Natali raccoglie la voce degli europarlamentari: l'Ue è ancora troppo egoista sul Coronavirus

Nel pomeriggio di Libero tv la nostra Paola Natali parla di Europa: cosa vuol dire affrontare questo tema con l'arrivo del governo Draghi. "Per affrontare la pandemia - spiega l'europarlamentare dei Cinque Stelle Eleonora Evi - l'Europa ha dovuto riscoprirsi solidale. Va riconosciuto che mettere insieme le risorse e fare debito comune è un atto storico. Ma i problemi non sono certo finiti e proprio per questo è importante che in questi giorni sia stata firmata la dichiarazione congiunta delle istituzioni europee per dare il via ai lavori della conferenza sul futuro dell'Europa".

Per Franco Mirabelli del Pd, l'Europa è e sarà sempre di più una grande opportunità, lo stiamo vedendo in questi mesi... "Difficilmente senza Europa sarà possibile ripartire e ripartire presto... senza un Europa che aiuta concretamente i Paesi e cittadini anche mettendo ingenti risorse economiche... Oggi l'Europa ha il compito di aiutare i Paesi a costruire una ripartenza che metta al centro l'ambiente, la digitalizzazione, l'innovazione e che combatta per ridurre le distanze che oggi ci sono tra i cittadini, per ridurre le differenze e per aiutare chi fa più fatica. Serve un'Europa che guardi ai bisogni dei cittadini e non l'Europa dei burocrati e  della finanza".

Insiste sullo stesso concetto Isabella Tovaglieri della Lega: "L'Europa - spiega - potrà essere una grande opportunità di crescita e di sviluppo solo se sarà capace di superare la sua dimensione buroctratica e se saprà agire più concretamente nell'interesse dei cittadini. Il primo vero limite dell'Europa è quello di essere troppo teorica dimenticando che solo il pragmatismo può dare risultati efficaci e davvero durevoli. Per esempio, la lotta contro la plastica si può combattere incentivando le imprese alla riconversione e non certo imponendo la plastic tax, e così pure la parità di genere non si ottiene con le quote rosa, ma creando uguali condizioni di partenza per tutte le donne. Un altro limite che deve superare l'Europa è l'egoismo tra i singoli Paesi, l'abbiamo visto con l'immigrazione e lo vediamo oggi con la pandemia". 

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