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Beppe Grillo fa il piangina: basta interruzioni per i nostri portavoce in tv

A dirlo non ci si crede, ma è la verità: Beppe Grillo implora rispetto in televisione. Proprio lui, comico urlatore per eccellenza, re del vaffa su cui ha costruito la fortuna del suo Movimento, adesso fa sapere che nei programmi serve un diverso approccio etico e riguardoso della persona e della sua immagine. Il cittadino, scrive il garante Cinquestelle sul blog, ha diritto di essere informato sui contenuti. Non è più tollerabile che il dibattito venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte.

Beppe pretende che i portavoce, cioè i grillini, non siano interrotti, abbiano inquadrature singole senza stacchi sugli altri ospiti, insomma vuole decidere lui le regole forse perché si è accorto che i suoi ragazzi non brillano nei talk-show. Fanno figuracce. Ma questa sparata del comico sembra una battuta riuscita male. L'ennesima giravolta di un Movimento in crisi. Oppure è l'ammissione della scarsa preparazione dei Cinquestelle. La maggior parte dei quali non dovrebbe neanche essere in Parlamento, figurarsi in tv. 
 

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