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Coronavirus, animali da circo alla fame a causa della pandemia

Sono almeno 70 le realtà circensi che lavorano in Italia e duemila gli animali accuditi e impiegati negli spettacoli tra zebre, tigri, elefanti, giraffe, cammelli e ippopotami. La loro situazione economica già poco florida prima della pandemia adesso è diventata allarmante. Il blocco degli spettacoli e degli spostamenti ha mandato sul lastrico i gestori e reso disoccupati artisti e animali. Tutto questo a fronte di  spese di mantenimento e gestione esorbitanti. Solo per il mangiare degli animali si spendono 2,7 milioni di euro l'anno.

Dunque che fare? In loro soccorso sono arrivati gli agricoltori della Coldiretti che hanno donato i loro prodotti ai circhi , 400mila chili di frutta e verdura, 30mila chili di carne, 3mila di pesce e 2,5 milioni di chili di fieno e mangime, assieme a latte, succhi di frutta, dolci, conserve e olio per le famiglie dei circensi. Una grande operazione di solidarietà che ha coinvolto tutto il paese. “Portare cibo agli animali del circo - precisa la Coldiretti - significa aiutare le famiglie di artisti circensi che con quegli animali vivono e lavorano grazie a spettacoli che ogni anno divertono oltre un milione di persone tra grandi e bambini”. 

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