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Viaggi e arte ci fanno vivere più a lungo: Senior ci spiega perché

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Oggi lo “stare bene” assume un significato più ampio in cui concorrono sì la forma fisica, ma anche l’uso del tempo libero, la capacità di relazionarsi con gli altri e con il mondo e tutta una serie di fattori emotivi, psicologici e sociali. In questa puntata la dottoressa Claudia Fabris, psicologa delle relazioni, ci spiega in che modo i viaggi, l’arte e la cultura ci aiutano a vivere meglio e più a lungo. In collegamento dal suo studio, l’esperta puntualizza che si tratta proprio di un funzionamento di tipo cerebrale. «È la nostra corteccia frontale che si attiva nel momento in cui noi riconosciamo il bello. Una cosa fondamentale è che l’arte ci permette di stare qui e ora, nell’area della contemplazione nella quale siamo portati ad ascoltare le nostre emozioni e a poterle così esprimere. Un altro aspetto è che l’arte, così come il viaggio, sono momenti di solitudine che vanno sempre vissuti anche quando si è in coppia o in gruppo. Questo ci consente di imparare qualcosa di nuovo di noi stessi». 
  A seguire, la giornalista Laura Avalle intervista Edoardo Raspelli, noto conduttore Tv che racconta che cosa rappresenta per lui il viaggio. «Il mio è un viaggiare per lavoro, significa scoprire le bontà o le negatività di alberghi e ristoranti in Italia», sottolinea il giornalista. «Mi piace molto muovermi e assaporare le distanze, ecco perché preferisco non andare in aereo. Non mi interessa correre. Da ragazzino in autostop sono andato nei due ristoranti più famosi di allora, stiamo parlando del 1965 e nelle pause sono andato al Louvre. Questo è il mio approccio culturale». Quanto all’importanza della solitudine, di cui ha parlato la dottoressa Fabris, Edoardo non ha dubbi: «Ho fatto 10 anni in redazione, mi manca molto la squadra. Ho fatto per 20 anni un programma televisivo che voleva dire andare in giro con un gruppo di persone: sento molto la squadra. Contemporaneamente sto bene anche da solo». Su una cosa, in particolare, entrambi gli ospiti concordano: essere presi, affascinati, concentrati su ciò che rapisce il nostro sguardo, si trasforma in cibo e cura per l’anima.    

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