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Omofobia: se una lesbica è di Fratelli d'Italia, la sinistra si scatena con gli insulti

In questi giorni si fa un gran parlare di lotta all'omofobia, rispetto per le diversità, più diritti per tutti. A favore del ddl Zan, il disegno di legge in discussione al Senato che vuole punire con pene più severe chi discrimina gli omosessuali, ci sono state manifestazioni di piazza e comizi dal palco del Primo Maggio. Però nessuno dice che il rispetto non deve essere soltanto per i gay che votano a sinistra, ma anche per chi politicamente la pensa in modo diverso. La storia di Marilyna Carfora è emblematica. Regista, attrice, manager artistico, lesbica senza timore di dichiararsi, per la sinistra Marilyna non può essere gay perché la sua “colpa” è di essere iscritta a Fratelli d'Italia. "Come fai a essere lesbica e fascista?", le hanno scritto su Facebook. "Il tuo partito vuole mettere gli omosessuali nei forni, vergogna". L'hanno minacciata, le hanno detto di stare attenta alla sua famiglia, l'hanno insultata. E tutto perché lei si sente rappresentata da Fdi, il partito di Giorgia Meloni che l'ha accolta senza problemi e l'ha candidata anche alle Amministrative del 2020. Marilyna non nasconde le proprie posizioni sui social e soprattutto ha preso le distanze dalla galassia Lgbt che vorrebbe i gay solo da una parte sola, quella favorevole, ad esempio, all'utero in affitto. É bastato dire questo per vedersi scatenare addosso una valanga di post infamanti tipo: “Se sei omosessuale e di destra, hai bisogno di uno psichiatra, uno bravo!”. “Sei espressione di un partito che fomenta odio”. “Salutaci le fogne”. Perfino dallo staff di Monica Cirinnà, paladina delle unioni civili, le hanno scritto: “Se lei sta bene essere qualificata come malata è un suo problema”.  A sostegno dell'esponente di Fdi si è scagliato Umberto La Morgia, leader degli Omosessuali di Destra: "Ciò che è accaduto a Marilyna è intollerabile. Presa di mira e bullizzata solo perché le sue idee divergono rispetto a quelle delle lobby del pensiero unico. L'odio verso di lei, curiosamente, proviene proprio da coloro che si pongono in prima linea nella lotta all'odio".

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