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Miniera della Bagnada, le gallerie delle meraviglie in Valmalenco

Scoperta negli anni Venti dall'ingegnere milanese Grazzani, la miniera della Bagnada nel Comune di Lanzada Valmalenco (Sondrio), iniziò ad essere scavata nel 1936 e lo sfruttamento intensivo dei filoni proseguì fino alla metà degli anni Ottanta. La miniera si snoda su nove livelli, spiega Fabio Rubini a Liberotv. Durante la visita guidata che dura un paio d'ore è possibile rendersi conto delle condizioni di lavoro dei minatori. Ci sono le gallerie scavate per estrarre il talco, quelle create per esigenze di servizio e ce n'è anche una che per la sua conformazione acustica, oggi viene utilizzata per i concerti. E ancora sono visibili gli spazi dedicati allo stoccaggio dell'esplosivo e le attrezzature per preparare le micce, che dovevano essere della lunghezza giusta per permettere agli uomini di mettersi al riparo. E per capire meglio tutte queste delicate operazioni vi è anche una parete di roccia approntata per spiegare proprio le fasi della detonazione. Oltre alla Bagnada, in Lombardia ci sono altri otto complessi minerari visitabili, ma gli habitat riconosciuti in regione sono ben 54, con più di 8mila grotte non fruibili al pubblico. Per questo il Consiglio Regionale ha recentemente votato una nuova legge per rilanciare la trasformazione di questi siti. Presto, alla Bagnada, aprirà anche il nuovo museo multimediale, ma un'occhiata la merita anche il museo cittadino che raccoglie una ricca collezione di minerali. Una dimostrazione che anche le miniere ormai esaurite possono diventare volano per lo sviluppo sociale ed economico per il territorio e rinascere a nuova vita. Ne parliamo con Una dimostrazione che anche le miniere ormai esaurite possono diventare volano per lo sviluppo sociale ed economico per il territorio e rinascere a nuova vita. Ne parliamo con Una dimostrazione che anche le miniere ormai esaurite possono diventare volano per lo sviluppo sociale ed economico per il territorio e rinascere a nuova vita. Ne parliamo conRiccardo Pase , presidente della Commissione Ambiente al Pirellone, e Simona Pedrazzi , consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Premier

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