L'editoriale

Pietro Senaldi: "I giudici litigano e i sospetti godono". Inquietante dubbio sulla tragedia del Mottarone

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Pietro Senaldi, condirettore di Libero, dedica il suo editoriale di oggi alla tragedia del Mottarone e i botta e risposta tra i magistrati che stanno indagando. Riassume Senaldi: "Sono stati scarcerati i tre uomini che il pm di Stresa aveva individuato come i responsabili della strage del Mottarone: uno è andato agli arresti domiciliari, ma semplicemente perché non aveva richiesto la scarcerazione. Il giudice per le indagini preliminari ha detto che non c'era pericolo di fuga e addirittura, per due di questi tre, è molto dubbia la loro responsabilità nella tragedia. Disattese completamente le tesi del pm che invece praticamente disegna quasi un'associazione a delinquere". "La tragedia", fa notare il direttore di Libero, "si sta spostando dai fatti alla dimensione mediatica con queste due giudici che non non parlano solo attraverso le carte come i giudici dovrebbero fare, ma parlano a mezzo stampa smentendosi a vicenda". "Noi siamo felici della scarcerazione in quanto siamo garantisti", fa notare Senaldi, "la cosa che ci preoccupa è questo caos mediatico. Man mano che passano i giorni c'è il rischio che quello che sembrava un caso facile da risolversi passi a un livello giudiziario molto complicato". "Non vorrei mai", conclude Senaldi, "che alla fine si scoprisse che questi quattordici morti non li ha ammazzati nessuno".