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Giuseppe Conte, Pietro Senaldi: "Desolante vedovo di se stesso, nemmeno Travaglio può salvarlo"

Il condirettore di Libero Pietro Senaldi torna a parlare della parabola politica di Giuseppe Conte, il quale "è riapparso in tv più morto che vivo, sembra invecchiato dieci anni da quando non ha più nulla da fare. Alla domanda perché si è affidato a Ciampolillo pur di restare sulla poltrona lui ha risposto che anche Liliana Segre aveva votato per il Conte ter. Sta di fatto che prima decidevano delle sue sorti Matteo Salvini e Beppe Grillo, poi hanno deciso Casaleggio, Speranza ei virologi, adesso che dovrebbe decidere lui non sa che cosa fare. Marco Travaglio prova a dargli dei suggerimenti ma nei confronti dei consigli di Travaglio Conte è un bicchiere con il buco in fondo, quello che entra esce. La verità è che senza voti, senza misurarsi, a maggior ragione senza alcuna idea non si va da nessuna parte. Conte è desolante". 

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