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Astrazeneca e giovani: restano da capire le responsabilità della politica

Riesplode la polemica sull’uso di AstraZeneca per i giovani. E ora restano da chiarire le responsabilità della politica. Per l’ennesima volta dalle autorità sanitarie è infatti arrivato un contrordine riguardo all’utilizzo del più contestato tra i farmaci anti-covid. Alcune donne sono state colpite da rare trombosi dopo la somministrazione e ora molte Regioni hanno cancellato gli open day con il vaccino anglo-svedese. Anche gli scienziati sul tema sembrano avere pareri discordanti. Per il viceministro Sileri, sotto i 30 anni non dovrebbe essere usato e tutte le donne sotto i 50 sono a rischio. In Parlamento, di conseguenza, è stata depositata un’interrogazione per chiarire come mai le Regioni abbiano continuato a utilizzare il medicinale di Oxford. Secondo Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, il problema è però diverso: sono le autorità nazionali che avrebbero dovuto prendere una decisione chiara, perché altrimenti è normale che le Regioni procedano in ordine sparso. E questo tenendo presente che qualsiasi medicinale, anche efficace, ha le sue controindicazioni. 

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