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Immigrazione, la stoccata di Sallusti a Sergio Mattarella: "Divieto d'entrata dall'Africa? Una metafora di cui non capisco il senso"

Poche ore fa il presidente Sergio Mattarella incontrando il presidente francese Macron è tornato sul tema dell'immigrazione e ha detto una cosa ovvia: "Non possiamo mettere il cartello Divieto d'entrata dall'Africa". "Capisco la metafora, ma non ne capisco il senso", dice il direttore di Libero Alessandro Sallusti nel suo video-editoriale di oggi, lunedì 5 luglio. E spiega: "L'Italia è piena di cartelli di divieto a cui noi cittadini dobbiamo sottostare, ma non voglio fare del populismo da quattro soldi, dico soltanto che durante il suo settennato il presidente Mattarella - se si toglie quella breve parentesi in cui Matteo Salvini è stato al governo e voleva mettere appunto il cartello Divieto d'ingresso a quelli che non hanno il diritto di entrare che è finita con il leader della Lega sotto processo - non ha mai spinto sui primi ministri che lui ha nominato per provare a risolvere il problema dell'immigrazione diversamente dal mettere il cartello Divieto d'ingresso". "Io rispetto ovviamente le sue parole", incalza Sallusti, "però il presidente Mattarella avrebbe potuto fare un po' di più di quello che ha fatto. Per questo vorrei che invitasse chi di dovere a mettere un altro cartello che dovrebbe recitare più o meno così: Chiunque si trovi anche momentaneamente sul territorio italiano è tenuto a rispettare le leggi, i regolamenti, gli usi e le tradizioni degli italiani, perché altrimenti il gioco non funziona", conclude Sallusti.

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