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Vaccino, Pfizer chiede la terza dose ma gli Stati Uniti fermano il colosso: Covid, l'ultimo fronte

Negli Stati Uniti la terza dose di vaccino è diventata un caso. La Pfizer ha annunciato di voler chiedere alle autorità sanitarie di autorizzare la somministrazione  di un’iniezione di richiamo per aumentare la protezione dei cittadini – visto che a sei mesi dal vaccino la carica di anticorpi inizierebbe a calare – ma anche per contrastare il diffondersi di nuovi ceppi virali. Contro il colosso del farmaco, tuttavia, si è immediatamente mossa l’agenzia del farmaco americana, che ha dichiarato di considerare del tutto inutile in questo momento prevedere altri richiami. I vaccinati, infatti, sarebbero già protetti a sufficienza, anche contro la temuta variante delta, che nel frattempo continua a diffondersi in Europa e in Italia. In questo senso numeri preoccupanti arrivano dalla Lombardia, dove secondo i dati forniti dall’assessore alla Salute Letizia Moratti il 45% dei nuovi casi di Covid è affetto dal nuovo tipo di virus.

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