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Matteo Renzi indagato sfida i magistrati: "Più mi perseguitano più mi gaso, l'odio degli altri per me è benzina"

Come nel celebre programma televisivo Matteo Renzi non lascia, ma raddoppia. "Quando mi arrivano situazioni che giudico ingiuste per me è benzina, trasformo la rabbia e l'altrui odio, in benzina". Insomma, più viene perseguitato e più si gasa, per dirla in fiorentino. Perché Renzi è cosi. Dal peggio prende il meglio. Sulla nuova indagine, il leader di Italia Viva, ha confermato la sua "ampia disponibilità verso i magistrati romani". "Mi dispiace per le persone coinvolte, a cominciare da Lucio Presta. Tutto tracciato, tutto scritto, tutto verificato. Nessuna rabbia istituzionale", sottolinea Renzi. L'ex premier, lo ricordiamo, è indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager delle star. Al centro dell'indagine i bonifici del documentario Firenze secondo me, finiti, nel 2019, in una relazione dell'antiriciclaggio. "Se qualcuno pensa che mi passi il sorriso, non mi conosce", chiosa Renzi.

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