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Giuseppe Conte, il "servo del sistema": pioggia di insulti M5s contro il leader grillino

LiberoTg apre oggi con un servizio sul green pass che dal 6 agosto sarà obbligatorio per ristoranti al chiuso, spettacoli all'aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi, bar. Un italiano su due lo ha già (47% della popolazione); il 20% ha avviato l’iter per averlo.  I controlli saranno effettuati con l'app sviluppata dal Ministero della Salute “VerificaC19” che leggerà  il QR Code del green pass. Per chi non rispetta le regole le sanzioni vanno dai 400 ai 1.000 euro, sia a carico dell'esercente sia del cliente. Nel frattempo sono nati su Telegram gruppi dove si possono comprare green pass falsi ad un costo che può arrivare fino a 500 euro. Chi acquista un certificato illegale rischia un'accusa di concorso in falso in atto pubblico che può portare fino a 2 anni di carcere. Il Tg prosegue con le rassicurazioni dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco: i vaccini funzionano anche sulla variante Delta del coronavirus e quindi almeno per ora non serve una terza dose del siero. Sul fronte della politica il terzo servizio dà conto dei guai di Giuseppe Conte, neo leader del Movimento Cinque Stelle. Su Twitter è entrato in tendenza l’hashtag #ConteServoDelSistema, con circa 60mila cinguettii. E come se non bastasse arrivano cattive notizie pure dai sondaggi. Secondo la rilevazione di Swg per il TgLa7, l’M5S è l’unico tra i primi quattro partiti a perdere consensi, passando in una settimana dal 15,8 al 15,5%. L’effetto Conte è anche questo. LiberoTg prosegue con l’allarme hacker in Italia. Dopo l'attacco alla Regione Lazio il governo ha deciso di accelerare sulla creazione dell'Agenzia nazionale per la cybersicurezza, la cui legge istitutiva dovrebbe ricevere questa settimana il via libera definitivo del Senato. Mettere in sicurezza la rete italiana, però, non sarà semplice. Se da un paio di anni, in riferimento soprattutto al 5G, la selezione delle aziende incaricate di mettere a punto l'infrastruttura è diventata molto severa, fino a poco fa tutti gli operatori italiani si affidavano senza problemi a partner cinesi come Huawei o Zte. Il risultato è che buona parte della nostra rete fissa e del wi fi pubblico che turisti e cittadini usano senza pensieri per risparmiare qualche giga di connessione utilizza tecnologia e hardware fornito dai giganti asiatici. Gli stessi che oggi sono stati praticamente messi al bando proprio per i potenziali pericoli connessi alla sicurezza informatica.  Il Tg chiude con un servizio che fa chiarezza sui reali motivi che hanno spinto il principe Harry e Meghan Markle a lasciare Londra e Buckingham Palace.

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