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Claudio Borghi "scemo di guerra?". Pietro Senaldi contro il Fatto: "Non è satira, ma un insulto ai disabili"

Pietro Senaldi, condirettore di Libero, dedica il suo video-editoriale di oggi al Fatto Quotidiano che ha in prima pagina una vignetta che attacca Claudio Borghi, il parlamentare leghista che ha votato contro il green pass: "Effetti collaterali della guerra al Covid: scemo di guerra". "Abbiamo anche noi attaccato Borghi, ma questa non è satira, è una vignetta offensiva", tuona Senaldi che spiega: "Non è satira perché non attacca Borghi, ma gli scemi di guerra che esistono, persone che non avevano problemi psichici e tornarono dal fronte con problemi psichici. Sono una categoria debole come i disabili e pertanto bisognerebbe intervenire perché la satira può avere oggetto Borghi, ma non loro". "Poiché siamo in tempi in cui vige il politicamente corretto", prosegue il direttore, "anche la sinistra dovrebbe usarlo". Per Senaldi è satira quella che scrive Marco Travaglio nel suo editoriale di oggi in cui si inventa una conversazione mai avvenuta tra Mattarella e Draghi, non la vignetta su Borghi. "Il fatto che si insultino gli scemi di guerra per attaccare Borghi, che è un leghista, quindi brutto e cattivo e per di più anche no vax, farà passare anche questa cosa in cavalleria". "A me sta benissimo", conclude Senaldi, "però dopo non rompete le scatole a Libero".

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