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Pietro Senaldi e il video di 12 minuti di Giorgia Meloni che smaschera Fanpage e la sinistra giudiziaria

"Per quanto si possa fingere di non vederlo, era tutto studiato. Scientificamente, a tavolino. A due giorni dalle elezioni. Non da Fanpage, ma da un intero circuito, o circo, se vogliamo". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, con un video pubblicato sui social passa al contrattacco sulla vicenda legata al servizio di Fanpage trasmesso da Piazzapulita e relativo alla condotta di alcuni esponenti di Fdi nella campagna elettorale per le elezioni comunali di Milano. Pietro Senaldi commenta l'uscita della leader di Fratelli d'Italia e spiega che: "così rompe il silenzio elettorale anche perché non è candidata in cui sfida Formigli e Fanpage".

Senaldi evidenzia il teorema di un certo sistema comunicativo e politico: "Si parte con una tesi, scartando tutti gli elementi che indeboliscono la tesi e fortificando al massimo le poche briciole che si hanno. Così è stato montato il caso Fidanza che non ha preso nessun soldo irregolare per la campagna elettorale e e che non ha mai avuto comportamenti razzisti", chiarisce il condirettore di Libero.

Senaldi chiude il suo intervento commentando positivamente il video della Meloni: "Apprezzo molto il suo intervento perché la destra così non si giustifica, perché non ha nulla da giustificarsi, ma contrattacca. Qualcosa da giustificarsi ha la sinistra che a Milano presenta tre candidati sindaci che hanno nel simbolo la falce e martello o come Enrico Letta che si candida a Siena e non parla dello scandalo del Monte dei Paschi e parla di deriva nazifascista. Insomma il dramma di questa  destra è che si confronta con una sinistra ferma a 70 anni fa che dovrebbe guardarsi allo specchio e smetterla con le rivalità interne e così prendere coscienza che ha una responsabilità enorme di fronte al 50% in più del Paese che vorrebbe veramente dei parlamentari degni, contro questa sinistra indegna", conclude Senaldi.

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