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Milano, per bar e ristoranti dehors a rischio. I ristoratori: "Se rimettono la tassa sarà un'ecatombe"

Durante l'altalena delle causa causa Covid i locali di Milano sono messi tavolini all'esterno, per lo più sui marciapiedi, senza pagare tasse sull'occupazione del suolo pubblico . Questa concessione del governo, che rimborsa ai Comuni i mancati introiti, scadrà a fine anno, ma intanto i milanesi, che già amavano i dehors , si sono abituati a godersi gli spazi esterni. Gli esercenti sono preoccupati, perché da gennaio la tassa sospesa tornerà a gravare su di loro. Per molti l'alternativa sarà togliere i dehors e perdere clienti, oppure convincere il Comune di Milano a tagliare di un bel po' la tassa. Abbiamo quindi fatto un giro di “consultazioni” fra attori in campo: Fabio Acampora, ristoratore e vicepresidente di Epam -Confcommercio (l'Associazione Milanese Pubblici Esercizi), Carlo Squeri , segretario Epam, e Tullio Treffiletti , titolare del Ristorante Lucca.Le tariffe per l'occupazione del suolo pubblico dalle dimensioni dell'installazione, dalla tipologia della struttura, dalla durata dell'occupazione e dalla zona della città. Attualmente le estensioni di attività esterne sono concesse 3.452, di cui 1.769 nel 2021, per oltre 76mila metri quadri. Al momento in cui registriamo la nuova giunta di Milano non ha ancora espresso un assessore all'urbanistica, per cui sulla questione non è stato possibile avere riscontri dal Comune. Abbiamo sentito Marco Osnato di Fratelli d'Italia , che è membro della Commissione finanze alla Camera.
 

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