L'editoriale

Pietro Senaldi, la profezia: "Sciogliere Forza Nuova e il corteo antifascista? Perché sarà un boomerang per la sinistra"

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Dopo gli scontri di sabato c'è la proposta di mettere fuorilegge il movimento parafascista di Forza Nuova. Pietro Senaldi, condirettore di Libero, fa notare nel suo video editoriale di oggi come "il Pd sia in grande agitazione". "A me, come credo al 99% degli italiani, non importa assolutamente nulla se Forza Nuova sopravviva o venga estinta forzatamente. Certamente ci sono delle valutazioni", fa notare il direttore. "Primo: se si ha una reazione così dura e immediata con Forza Nuova, si dovrebbe averne una altrettanta dura e immediata anche verso le forze dell'ordine e soprattutto chi le comanda che ha lasciato che questo scempio si compisse. Peraltro loro hanno detto chiaramente 'Ora andiamo a devastare la Cgil' e nessuno li ha fermati. Insomma", prosegue Senaldi, "se ci fosse stata una regia per lasciare libera Forza Nuova di attaccare la Cgil non sarebbe poi potuta andare diversamente". "L'altra cosa evidente", puntualizza il direttore, "è che se tu sciogli Forza Nuova al prossimo giro e c'è un corteo dei centri sociali sciogli pure il centro sociale. Dopodiché già non siamo dei draghi al Viminale, almeno questi contenitori per quanto spiacevoli ti danno l'occasione di mappare delle realtà che altrimenti tu metti fuorilegge e quindi praticamente alla macchia e così devi anche andarli a cercare perché non hai più i punti di riferimento". "In questo generalizzato allarme democratico", continua Senaldi, "a me fa anche piuttosto specie che il corteo che la sinistra vuole fare in favore della democrazia sia fatto sabato a Roma nel giorno prima del ballottaggio per il sindaco. Questo non è il modo migliore per celebrare la democrazia. Il silenzio elettorale esiste e mettere la propria targhetta è di pessimo gusto", tuona Senaldi che però vede anche il rovescio della medaglia. "Questo corteo potrebbe però, ed è questa la speranza, rivelarsi un boomerang. Penso", conclude il direttore, "che gli elettori non accettino sempre di essere presi in giro allegramente".