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Reddito di cittadinanza, i sindaci lo bocciano: "Regole troppo stringenti, così non serve a niente"

Paola Natali intervista per Libero Tv Corrado Quarti, Sindaco di Osio Sotto, e Magda Beretta, Primo cittadino di Senago, che conta circa 22mila abitanti. Cosa vuol dire oggi fare il sindaco nel nostro Paese e quali sono le responsabilità da assumersi? I fondi governativi arrivati ai Comuni come sono stati spesi? "Fare il sindaco è un grande onore ma anche un grande onere", dice Beretta, "Riscontriamo  esigenze di lavoro e aiuti per pagare le bollette. I fondi sono serviti proprio per aiutare i cittadini più in difficoltà, come il fondo affitti per esempio, i buoni spesa, tutte cose che servono ai cittadini nella quotidianità". Osio Sotto, Comune di 12.500 abitanti, ha esigenze simili, spiega Quarti: "Lavoro, utenze e gestione familiare. I fondi sono andati sul bando affitti, sui bisogni familiare, sulle utenze domestiche. Abbiamo aperto anche uno sportello lavoro per aiutare i cittadini". E il reddito di cittadinanza, ha aiutato davvero o no? "La politica del reddito di cittadinanza è stata fallimentare", spiega Beretta, "Ci sono persone che hanno grosse difficoltà a collocarsi nel mondo del lavoro; altri invece non hanno voglia di trovarsi un posto. Dobbiamo anche dire che molto di ciò che era previsto dal Reddito non è stato effettuato". Quarti concorda: "Il reddito non ha risolto problemi: è una grossa falla del sistema perché coloro che percepiscono il reddito sono rimasti incastrati nel sistema. Va rivisto, è sicuramente una misura che cerca di contrastare la povertà ma non aiuta a reinserirsi nel mondo del lavoro". 

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