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Bonus anti-crisi, truffa allo Stato: un furto da 110 milioni (sulla pelle di chi aveva bisogno davvero di quei soldi)

Non esistono solo i furbetti del reddito di cittadinanza. La truffa questa volta viaggia sui bonus anti-crisi previsti dai decreti Rilancio e Cura Italia del 2020. In particolare sugli sconti, sotto forma di crediti d'imposta, riconosciuti per le spese di locazione di immobili ad uso non abitativo. In altre parole, sugli affitti di negozi e attività professionali. Seguendo questa pista il comando provinciale della Guardia di Finanza ha effettuato un sequestro preventivo di 110 milioni di euro emesso dalla Procura di Roma. L'ipotesi di reato è la truffa sia nei confronti di terzi sia nei confronti dello Stato. Attraverso una piattaforma internet i benefici fiscali venivano ceduti ad una società che offriva liquidità ai clienti attraverso lo smobilizzo dei crediti di imposta. In pratica, i bonus ottenuti con l'inganno venivano venduti a valori più bassi sul mercato, con la promessa che sarebbero stati immediatamente spendibili.

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