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Emilio Carelli a Fausto Carioti: "Berlusconi al Quirinale? Ci ha sempre stupito, lo farà anche stavolta"

Fausto Carioti, vice direttore di Libero, intervista oggi per LiberoTv Emilio Carelli, uno dei volti più noti del giornalismo italiano: ha lavorato al Tg5, è stato direttore di SkyTg24 e adesso, in questa legislatura, è alla Camera dei Deputati nel gruppo di Coraggio Italia, il partito di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro. Nei giorni scorsi era alla Leopolda, la convention di Matteo Renzi, e lì, dal palco Carelli ha lanciato l'idea di un grande centro che tenga tutti insieme i parlamentari di quest'area. "Però di grande centro in Italia si parla da tanto e non si è mai fatto. Forse un motivo c'è. Crede che agli elettori interessi la cosa?", chiede Carioti. Risponde Carelli: "Penso che ci sia una grande fetta di elettorato che in questo momento è alla ricerca di una casa, di un movimento politico per il quale votare e che sia un movimento moderato". "Quando abbiamo costituito Coraggio Italia", spiega, "mi sono accorto che al centro delle formazioni politiche c'è una specie di arcipelago molto vasto di piccole formazioni che però portano avanti anche valori e programmi in comune che se si riunissero insieme potrebbero creare una forza politica che potrebbe giocare un ruolo da protagonista". "La prima sfida di questo gruppo di parlamentari", incalza Carioti, "sarà l'elezione del presidente della Repubblica. Crede che riuscirete a fare blocco, a presentarvi insieme? E potrebbe essere Silvio Berlusconi il candidato di riferimento di quest'area?". Risponde Carelli: "Innanzitutto bisognerà vedere se questa proposta che lo lanciato verrà accolta e se riusciremo perlomeno a sederci tutti attorno a un tavolo e a verificare se ci sono le premesse per una sorta di federazione di centro. A questo punto bisognerà partecipare all'elezione del presidente della Repubblica ed è chiaro che se ci presenteremo in blocco potremo rappresentare una forza determinante e spostare gli equilibri". "Per quanto riguarda il candidato", prosegue il deputato di Coraggio Italia, "penso sia troppo presto parlare di chi sarà. Si rischia di bruciare eventuali candidati". Poi aggiunge: "Se non ci sarà l'accordo di tutte le forze politiche su un nome, da votare al primo scrutinio o al secondo, come può essere ad esempio Mario Draghi, dal quarto scrutinio in poi ogni ipotesi potrebbe essere valida". "Lei Silvio Berlusconi lo sconosce molto bene", fa notare Carioti chiedendo se si aspettava che la sua candidatura al Quirinale diventasse così forte e credibile. "Non se l'aspettava nessuno", risponde Carelli, "però Silvio Berlusconi ci ha stupito tante volte in questi decenni sia come imprenditore prima che come politico, quindi mi sembra che in questo momento sia diventata una candidatura vera e concreta".    

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