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L'architettura organica di Frank Lloyd Wright: così l'uomo può abitare in mezzo alla natura senza stravolgerla

Sofia Lipoli, nella nuova puntata di Art of Change, parla dell’architettura organica. A coniare il termine fu Frank Lloyd Wright che aveva come obiettivo quello di promuovere un’armonia tra uomo e natura e di creare "un nuovo sistema in equilibrio" tra l’ambiente costruito e quello naturale attraverso l'integrazione dei vari elementi artificiali. Il suo progetto più conosciuto è Fallingwater, ovvero la Casa sulla cascata. Si tratta di una villa progettata e realizzata nel 1935 sul ruscello Bear nei pressi di Mill Run in Pennsylvania.  L’eccezionalità dell’architettura risiede nel luogo in cui sorge. Wright infatti ha collocato il suo capolavoro in un punto assolutamente spettacolare, sopra una piccola cascata in una foresta verdissima. Il suono del torrente e dell’acqua che scorre riempie la casa specialmente in primavera quando la neve si scioglie portando la natura all’interno della residenza.  Diversi elementi contribuiscono a sottolineare la continuità tra sito naturale e architettura: la pianta libera di tutti i piani; l’utilizzo della stessa pavimentazione in pietra all’interno e all’esterno, le facciate interamente vetrate e le sporgenze della struttura sul corso d’acqua definiscono una totale compenetrazione tra natura e artificio.

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