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Sallusti, la confessione: "L'avviso di garanzia a Silvio Berlusconi buttato da mia moglie... Il partito dei magistrati? Il più forte del Parlamento"

Paola Natali intervista per Libero Tv il direttore di Libero Alessandro Sallusti. A trent'anni da Mani Pulite, Sallusti parla dello scoop che pubblicò nel 1994, quando Silvio Berlusconi, fresco presidente del Consiglio, a Napoli per il suo primo G8, ricevette il suo primo avviso di garanzia. "Il Corriere della Sera ricevette fisicamente l'avviso di garanzia e lo pubblicò", racconta Sallusti, "e fummo avvisati che avremmo ricevuto una perquisizione per la fuga di notizie. Io diedi l'avviso di garanzia a mia moglie, che stava andando dal parrucchiere, perché non lo trovassero durante la perquisizione. Mia moglie venne raggiunta da un collega preoccupatissimo e, presa dal panico, andò nel bagno del parrucchiere, buttò l'avviso di garanzia nel wc, gli diede fuoco e tirò l'acqua". Ci fu una vera giustizia? "No", risponde Sallusti, "parlano i numeri: quasi 500 delle 3mila persone coinvolte nelle indagini vennero prosciolte. Per altre 500 scattò la prescrizione, i restanti patteggiarono. Fu un'inchiesta fatta a spanne, violenta". Di Mani Pulite resta "la mania di protagonismo dei magistrati", sostiene il direttore, "il vero cancro della magistratura". 

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