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Gian Marco Centinaio e l'agroalimentare: "Dazi e burocrazia, ma il Made in Italy fa sognare"

Paola Natali intervista per Libero Tv Gian Marco Centinaio, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, e Rossella Cerea, General Manager del ristorante Da Vittorio, tra stelle Michelin. Partiamo dalla valorizzazione e dalla tutela del Made in Italy: "Nonostante la crisi globale, i nostri prodotti rimangono un'eccellenza nel mondo", spiega Centinaio, "Il Made in Italy è qualità, fa sognare". Dai prodotti alla storia: "Sono due le cose su cui si basa la nostra storia", spiega Cerea, "l'amore dei nostri genitori e per la materia prima, la cui qualità deve essere eccellente per fare un buon piatto. Stiamo aprendo diversi ristoranti all'estero e la cosa più difficile è reperire i prodotti per far capire la cucina italiana anche nel resto del mondo". Commenta il sottosegretario: "Dobbiamo valorizzare il nostro agroalimentare. Quando ero ministro abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa con le associazioni dei cuochi e degli chef per far sì che loro potessero avere nel mondo la possibilità di usare i prodotti originali, il Parmigiano, per esempio, e non il Parmesan. Bisogna però confrontarsi con dazi economici e burocratici, che le istituzioni devono combattere". Cerea racconta l'esperienza a Shanghai: "Dopo due anni di documenti siamo riusciti a portare il Panettone nei nostri ristoranti. Abbiamo venduto 500 panettoni in un'ora e mezza. Ma abbiamo dovuto venderlo a zero praticamente, oltre alla fatica che ci abbiamo messo". Rispetto ad anni fa, però, il settore della ristorazione ha fatto passi avanti: "Siamo il fiore all'occhiello dell'Italia", dice Cerea, "l'artigianalità, insieme con la moda e gli arredi, è unica al mondo". 

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