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Azovstal, Pietro Senaldi: "Momento di svolta. Salvini e Conte rispettino i morti ucraini"

Il condirettore di Libero Pietro Senaldi fa il punto sulla guerra in Ucraina: "Giuseppe Conte e Matteo Salvini stanno tirando il freno a mano sulla guerra, soprattutto per quanto riguarda l'invio di armi agli ucraini, viceversa Mario Draghi vuole andare avanti. Al momento, la vicenda più importante della guerra è l'assedio all'acciaieria Azovstal, si sono arresi alcuni dei marines che vi combattevano e la sensazione è che la guerra stia arrivando a una svolta. Se siamo arrivati qui, forse al momento di una tregua, perché la strategia di mandare armi a Kiev affinché potesse resistere, e così convincere Vladimir Putin a trattare, sta avendo successo. Tutti sostengono che Putin abbia invaso l'Ucraina perché non sono stati rispettati i trattati di Minsk: secondo me non è così, lui ha deciso di attaccare quando ha avuto la sensazione che l'Occidente fosse debole, ovvero quando gli Usa si sono ritirati dall'Afghanistan e un'Europa inetta. Invece l'Occidente ha reagito, sono morte decine di centinaia di persone, ma l'Ucraina non ha capitolato. Questo non è militarista: la tattica si sta dimostrando pagante. Bisogna perseguire su questa strada, una retromarcia renderebbe vano il sacrificio di migliaia di vite umane".

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