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Lavori del futuro? Green, digitali, su richiesta. Le previsioni del World economic forum

Una recente ricerca del sito per professionisti LinkedIn ha rivelato che il 54 per cento dei soggetti intervistati ha in animo di cambiare lavoro entro l’anno. Incoraggiati dalla maggiore flessibilità degli orari e dai modelli di lavoro ibridi adottati da molte aziende, gli italiani si guardano intorno alla ricerca di una nuova carriera, che risponda di più alle esigenze della loro vita. Inoltre, i due anni di pandemia e la rapida diffusione di nuove tecnologie non solo stanno cambiando il modo di lavorare, ma hanno favorito lo sviluppo di mestieri che pochi anni fa non erano all’orizzonte. Ma quali sono queste novità, e quanto sono richieste? Secondo gli esperti del World Economic Forum, quattro tendenze ridefiniranno il mondo del lavoro: lo smartworking; la crisi climatica, che favorirà i mestieri “verdi”; la gig economy, il modello economico che prevede prestazioni lavorative su richiesta e non continuative; l’automazione basata sulle intelligenze artificiali. Nel solco di queste macroaree, e dato per scontato che sarà preponderante la richiesta di personale con competenze specifiche in ambito matematico, informatico e impresa 4.0, ecco alcuni lavori destinati al successo nei prossimi anni: l’architetto ambientale, che studia materiali e sistemi per la costruzione di edifici a basso impatto e in armonia con il territorio; il consulente di realtà estesa, che addestra i lavoratori al metaverso; l’auditor degli algoritmi, che monitora l’intelligenza artificiale e la sorveglia dal punto di vista etico; l’esperto di cyberattacchi, cui viene richiesto di prevedere e individuare potenziali minacce nel mondo digitale; e perfino lo Human-Machine Teaming Manager, il Manager dei rapporti uomo-macchina, che si dedica a “sviluppare un sistema di interazione attraverso il quale gli esseri umani e le macchine possano collaborare”.

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