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Inflazione, ecco di quanto ci svuota le tasche: arriva una botta da 150 miliardi

L'inflazione inizia a presentare il conto. Che è assai salato per i cittadini. Da una parte ci sono gli effetti diretti dei prezzi che salgono. La fotografia più eloquente è quella scattata qualche giorno fa dal rapporto dell'Istat sull'andamento dei conti pubblici tra gennaio e agosto. Nei primi otto mesi dell'anno, grazie principalmente all'aumento dell'Iva, le entrate tributarie erariali hanno registrato una incredibile impennata del 13,4%, arrivando a 343 miliardi di euro. Si tratta di oltre 40 miliardi di euro in più transitati nelle casse dello Stato, praticamente buona parte dei 60 miliardi di aiuti erogati dal governo sono stati pagati dai contribuenti. Con il piccolo dettaglio che non tutti hanno ricevuto indietro i soldi, ma solo chi è stato maggiormente colpito dalla crisi del gas. Ma non è finita, ci sono anche gli effetti indiretti dell'inflazione, che giorno dopo giorno sta prosciugando i nostri risparmi. Tenendo conto che il denaro depositato sui conti correnti sia rimasto più o meno invariato dall'inizio dell'anno e ipotizzando un'inflazione nel 2022 all'8%, la Cgia di Mestre ha calcolato che la stangata complessiva sarà di ben 92 miliardi di euro. Soldi che spariscono sotto il nostro naso senza che ce ne accorgiamo per effetto della perdita del potere d'acquisto del denaro. A conti fatti, insomma, considerando che alla fine dell'anno mancano ancora un po' di mesi, l'inflazione rischia di costarci qualcosa come 150 miliardi di euro. Una specie di Pnrr all'incontrario che ha svuotato le nostre tasche.

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