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Governo Meloni, resta lo scoglio della giustizia: la lista pronta per Mattarella

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Mentre aspetta di salire al Colle, Giorgia Meloni deve ancora sciogliere gli ultimi nodi della sua squadra di governo: certi ruoli di Matteo Salvini e Antonio Tajani come vicepremier, il primo al ministero delle Infrastrutture, gli Esteri al coordinatore di Forza Italia. Sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari. Agli Affari Europei andrà Raffaele Fitto di Fratelli d'Italia. Al ministero dell'Interno dovrebbe andare Matteo Piantedosi, attualmente prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto al Viminale proprio con Salvini. Per il ritorno in politica di Guido Crosetto è pronto il dicastero della Difesa. All'Economia Giancarlo Giorgetti, allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, attualmente a capo del Copasir. Resta il nodo della Giustizia: Meloni vuole Carlo Nordio, Berlusconi vuole Elisabetta Casellati. A Gilberto Pichetto Fratin dovrebbe andare il ministero della Transizione Ecologica, a Roberto Calderoli gli Affari Regionali. La Lega vuole il ministero delle Disabilità, con Alessandra Locatelli, e dell'Istruzione con Giuseppe Valditara. Alla Cultura è in pole il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Crescono le quotazioni di Francesco Lollobrigida all'Agricoltura, mentre per Daniela Santanché si prospetta il Turismo. Infine, Anna Maria Bernini alla Funzione pubblica, Luca Ciriani ai Rapporti con il Parlamento. Tre i tecnici: Orazio Schillaci alla Salute, Marina Elvira Calderone al Lavoro, Gloria Saccani Jotti all'Università.