Fuori controllo

Danilo Toninelli, il Pd lo insulta: "Prendilo, cretino!". E lui obbedisce, auto-umiliazione in aula

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Gino Coala

Pessima giornata al Senato per il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, sottoposto al fuoco di fila dei senatori chiamati a votare la sua sfiducia. Il grillino alla fine l'ha scampata, con la mozione respinta dalla maggioranza leghista e grillina, nonostante i ministri del Carroccio lo abbiano letteralmente lasciato solo ai banchi del governo . E poi Toninelli ha dovuto ingoiare non pochi insulti e sberleffi. Il più esplicito è stato il gruppo del Pd, particolarmente incarogniti contro il ministro soprattutto alla fine dell'intervento del capogruppo dem, Andrea Marcucci.  Leggi anche: Toninelli, scontro tra Alessia Rotta e Massimiliano Romeo: "Ha detto una marea di palle" Il senatore piddino ha accusato Toninelli di "bloccare il Paese" e che fa solo "male all'Italia", per questo avrebbe voluto costringerlo alle dimissioni. Niente da fare, anche se alla fine del suo intervento, Marcucci almeno si è tolto la soddisfazione di consegnare al ministro grillino un elenco con oltre 600 opere che "Toninelli sta bloccando - ha incalzato Marcucci". Quando il dem si è avvicinato al banco del ministro, Toninelli ha esitato prima di accettare quel foglio. Dai banchi del Pd è quindi partito un coro infernale: "Prendilo! Prendilo!", e qualcuno si è fatto un po' prendere la mano: "Prendilo, cretino!". Un invito un po' forte, ma che si è rivelato efficace: Toninelli ha infatti accettato l'elenco delle incompiute d'Italia, incassando addirittura un applauso dai compagni del Pd.