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DiMartedì, Carlo Cottarelli inchioda il governo: "Le tasse salgono". Manovra, svelato un buco gigantesco

"Le tasse saliranno". Nella notte della manovra, il professor Carlo Cottarelli interviene a DiMartedì, da Giovanni Floris: le chiacchiere, insomma, stanno a zero se anche il direttore dell'Osservatorio Conti Pubblici dell'Università Cattolica di Milano (non certo tacciabile di simpatie salviniane o filo-opposizione), accende la spia dell'allarme rosso sul Def. "Le tasse salgono perché il governo precedente ha aumentato la spesa", spiega Cottarelli, ricordando però come oggi "il deficit rimane uguale a quello dell'anno scorso, quello che cambia è che vanno su le spese e vanno su le tasse". Le clausole sull'aumento dell'Iva "in passato servivano per far finta che il deficit si sarebbe ridotto, nel caso dell'ultimo governo servivano per evitare che il deficit aumentasse". Vengono però sottolineati gli errori di questo governo Pd-M5s, e il giochetto di maquillage contabile: "Le misure anti-evasione sono insufficienti a trovare 7 miliardi". Perlomeno, le tasse sulla casa "fanno meno danni all'economia rispetto a quelle sul lavoro".

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