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Teresa Bellanova, una bomba gettata nel Pd: "Non facciamo le anime belle...". Ecco gli "alleati" a sinistra

"Per noi Quota 100 è una scelta sbagliata". Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole e capo-delegazione di Italia Viva nel governo, bombarda ancora Giuseppe Conte il giorno dopo il nuovo vertice di maggioranza sulla manovra resosi necessario dopo una settimana di tensioni.  Leggi anche: "Più pericolosa dei britagisti". Travaglio, tasse e manette: perché la Bellanova deve dimettersi subito "Portiamo a casa un risultato, anche se ci sono punti aperti e presenteremo emendamenti in Parlamento", spiega a Repubblica. La riforma delle pensioni varata da Matteo Salvini e dal precedente governo (ovviamente con i voti del Movimento 5 Stelle) "dà risposte a chi ha un reddito e ha avuto un percorso di lavoro stabile. Taglia fuori le donne, chi ha avuto rapporti di lavoro precari e i lavori usuranti". "È una battaglia politica - chiarisce subito la renziana - . Nella riunione di maggioranza abbiamo anche detto che non volevamo la tassa sulle bevande zuccherate che colpisce i produttori di agrumi e piccole imprese. Non ci piace la cedolare secca che passa dal 10 al 12,5%. Ma Italia Viva non si è mai messa a giocare a più uno. Qualcuno invece pensa di potere nascondere ultimatum addossando agli altri il sospetto di volere rompere, e poi con un'aria di sufficienza... - aggiunge - nel Pd c'è stato uno scontro durissimo: si facevano battaglie ma poi si finiva per essere bersaglio di qualcuno. Non facciamo le anime belle: per mesi non si è parlato altro che di derenzizzare i gruppi. Però mettiamo un punto: chi vuole parlare di noi lo faccia, noi non vogliamo parlare di altri, né fare polemiche". "Noi - conclude la ministra - ci sentiamo come quelli che con grande coraggio hanno permesso che questo governo nascesse e perciò siamo e saremo responsabili. Non abbiamo voluto e non vogliamo consegnare il nostro paese al sovranismo, all'isolamento e al rancore. Quindi puntiamo a portare la legislatura al suo compimento". Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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