Beppe Grillo, il retroscena sul vero discorso ai M5s: "Se cade questo governo siamo finiti"
Beppe Grillo lancia un'altra ancora di salvataggio al Conte Bis, intimando ai suoi deputati e senatori che l'alleanza col Pd è imprescindibile. "Io dovrei convincere i senatori a non andarsene con Salvini? Io ho la villa e un'attività, Casaleggio la sua società e i suoi soldi. Ma vi è chiaro o no che, se si rompe il giocattolo del governo, tutta questa nostra gente che abbiamo portato in politica ce la ritroviamo sotto casa a chiederci un lavoro? Altro che andarsene con Salvini. Questi vengono sotto casa nostra perché il Movimento, un secondo dopo il voto, è già bello che morto" è il pensiero dell'ex comico raccolto dal Corriere della sera. Leggi anche: Stasera Italia, bomba in diretta da Barbara Palombelli: "Dieci senatori M5s pronti a creare gruppo autonomo" Chiuso in una stanza dell'hotel Forum con Davide Casaleggio, Beppe Grillo riversa sul tavolo dell'ennesima fase di crisi del M5s tutto il suo pessimismo. A chi gli racconta la possibile fuoriuscita di altri senatori, Grillo risponde indicando la luna, e cioè la fine di tutto. Se cade il governo, cadono i Cinquestelle, secondo lui. E per sempre. "Io non riesco a convincere nessuno, se una persona cambia idea lo può fare», insiste. «Non sono qui per rasserenare nessuno", ripete. All'assemblea con i senatori Grillo insisterà sempre sullo stesso punto: "Voi e il Pd avete l'occasione storica di fare bene con questo governo. Sappiate che non vi ricapiterà", scandisce.