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Matteo Salvini al congresso della Lega, durissimo attacco ai pm: "Rischio dittatura, arrestateci tutti"

Una nuova Lega. Una svolta al congresso di Milano. Un partito nazionale con un solo, chiarissimo, obiettivo: tornare a governare. Ad accendere il palco è Matteo Salvini, che per caricare il suo popolo usa toni durissimi: "Sono stati sei anni entusiasmanti, sono orgoglioso di noi e di voi. Io sono ottimista per natura e sono sicuro che il prossimo anno sarà straordinario", ha premesso. Dunque, subito ha fissato - chiarissimi - gli obiettivi: "Il nostro primario obiettivo è tornare al governo di questo Paese e voglio essere certo che tutti sappiano che sarà una sfida con potenzialità e rischi enormi. Ogni tanto vedo approssimazione, pigrizia, personalismi e litigi. Noi non siamo qui perché siamo bravi, ma per gli italiani contano su di noi". Sulla Lega che sarà, ha rimarcato: "Serve un movimento snello e orgoglioso delle sue radici, ma che guarda avanti. Chi guarda al passato è morto". Chiaro il riferimento alle parole di Umberto Bossi e Roberto Maroni, piovute prima del suo intervento. Leggi anche: "Col ca*** che è un funerale": lo sfogo di Umberto Bossi Inevitabili i riferimenti all'attualità, con la richiesta di autorizzazione a procedere che pende sul suo capo, il voto in aula il prossimo 20 gennaio. "Processare chi ha difeso l'onore, la dignità e la sicurezza del nostro Paese è folle", ha scandito le parole Salvini. E ancora: "Propongo una autodenuncia di massa per chi difende il nostro Paese". Dunque il leader ha invitato i delegati ad alzarsi in piedi per approvare la sua mozione: tutti i presenti in sala gli hanno tributato una standing ovation. E l'ex ministro ha commentato: "Invito i giudici a cercare un'aula abbastanza grande per processare un intero popolo". "Arrestateci tutti", ha poi urlato nel microfono. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev E ancora, il leghista ha arringato il popolo affermando: "Siamo l'ultima ancora di salvezza per il popolo cristiano occidentale". E ancora: "Lo scontro oggi è fra la libertà e la dittatura. Siamo un baluardo di libertà e non bisogna avere paura. Noi siamo l'ultima speranza per il cambiamento - ha ribadito -. Siamo l'ultima ancora di salvezza per il popolo cristiano occidentale che conta su di noi".

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