Tanti saluti

Lorenzo Fioramonti avvelenato dopo le dimissioni: "Mi stupisco del M5s. A chi ho dato i soldi del Movimento"

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Giulio Bucchi

"Non possono mancare le solite polemiche sui rimborsi". Lorenzo Fioramonti, dopo le dimissioni da ministro dell'Istruzione, ribatte alle accuse rivoltegli dal suo partito, il Movimento 5 Stelle, sulle mancate restituzioni da parlamentare. Tutto falso, sostiene il professore: "In tanti - ricorda - nel Movimento abbiamo contestato un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione". "Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato e le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, un centro di ricerca pubblico che - da viceministro prima e da ministro poi - ho promosso a Taranto, una città deturpata da un modello di sviluppo sbagliato. Ed invito anche altri parlamentari 5 Stelle a fare lo stesso, non appena il conto sarà attivo".  Leggi anche: "La sciarpa di m***". Fioramonti, un clamoroso "sfogo rubato": il vero motivo delle dimissioni "Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese che un Ministro della Repubblica venga criticato perché ha fatto ciò che aveva annunciato - continua Fioramonti in un post (avvelenato) su Facebook - Non da giorni, ma da mesi. Infatti, le mie prime interviste sull'impegno a trovare almeno 1 miliardo per la ricerca pena le dimissioni le feci a giugno di quest'anno, su Il Fatto Quotidiano e poi su La Verità, quando ero ancora viceministro del governo Conte 1. Io sono così: se una cosa la dico, poi la faccio". "Per questo ho lottato senza sosta, anche da ministro, per porre la questione nel governo anche con riferimento alla scuola - spiega -. Forse non dovrebbe neanche stupire che mi giungano critiche da partiti i cui leader avevano promesso di abbandonare la politica in caso di sconfitta elettorale (Matteo Renzi, ndr), ma sono ancora saldamente al loro posto". "Quello che mi stupisce, però, è che tante voci della leadership del M5s mi stiano attaccando in questo momento. E per che cosa? Per aver fatto solo ciò che ho sempre detto. Mi sarei in realtà aspettato il contrario: sarebbero dovuti essere loro a chiedermi di onorare la parola data favorendo le dimissioni, invece di chiedermi di fare quello che i politici italiani hanno sempre fatto: finta di niente". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Fioramonti a novembre si diceva "fiducioso" sui fondi in manovra per l'Istruzione