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Giuseppe Conte, il retroscena: "Mi basta arrivare fino all'estate 2021, ho la fiducia di Mattarella"

Nel gioco delle tre carte, Giuseppe Conte si affida totalmente a Sergio Mattarella: "Ho la fiducia del presidente, io da qui non me ne vado". E fissa un nuovo limite temporale del suo mandato, che non è la fine naturale della legislatura nel 2023: "Mi basta arrivare all'2021, poi scatta il semestre bianco e a quel punto nessuno potrà rovesciare il governo". Lo spirito del premier è tutto nelle frasi rubate del retroscena del Giornale.  Leggi anche: "Le crisi di governo arrivano quando meno te le aspetti". Una voce (inquietante) dal Pd La sua maggioranza perde pezzi e parlamentari a ritmo quasi quotidiano, ma l'avvocato gongola per aver "normalizzato anche Luigi Di Maio", e sul vertice che il capo grillino ha tenuto alle sue spalle con il dem Nicola Zingaretti fa spallucce: "Fisiologico incontro fra alleati. Propedeutico al vero incontro che si terrà con me. Alla fine farò io la sintesi". Lo schema, appunto, è sempre quello delle tre carte. Far credere all'interlocutore quello che l'interlocutore vorrebbe sentire e vedere: "Ovviamente io vi tutelo", sarebbe la garanzia di Conte ai 5 Stelle. E al Pd, stessa musica: "È chiaro che da domani occorra il buon senso e che si deve ripartire dal vostro senso di responsabilità". La tranquillità della poltrona gliela regala, come detto, il Quirinale, visto che il presidente "mi onora dei suoi preziosi consigli".  Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Conte ricorda: "Cimiteri pieni di persone che si ritenevano indispensabili"

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